Cos'è calendario romano?

Il calendario romano è il sistema di datazione utilizzato dagli antichi romani nella loro vita quotidiana e nei documenti ufficiali. Ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, ma il principio di base è rimasto lo stesso.

Il calendario romano originale era basato sulle fasi lunari ed era composto da dieci mesi, per un totale di 304 giorni. Gli inizi dell'anno cadevano a marzo, con il mese di Martius. Gli altri mesi erano: Aprilis, Maius, Junius, Quintilis (successivamente ribattezzato Julius in onore di Giulio Cesare), Sextilis (successivamente ribattezzato Augustus in onore di Augusto), September, October, November e December.

Tuttavia, questo calendario lunare era problematico perché non si adeguava bene all'anno solare di circa 365 giorni. Questo ha portato a uno sfasamento stagionale e a un'instabilità nel sistema di datazione. Per affrontare queste difficoltà, nel 45 a.C. Giulio Cesare introdusse una riforma del calendario che prevedeva l'inserimento di giorni aggiuntivi per allineare il calendario con l'anno solare.

La riforma di Cesare ha portato all'istituzione del calendario giuliano, che è stato utilizzato per molti secoli in Europa occidentale. Il nuovo calendario consisteva di 12 mesi e conteneva 365 giorni, con un anno bisestile ogni quattro anni per compensare l'errore residuo. È interessante notare che il mese di febbraio ha ricevuto solo 28 giorni, tranne nell'anno bisestile in cui ha 29 giorni.

Il calendario giuliano è rimasto in uso fino al 1582, quando Papa Gregorio XIII ha introdotto il calendario gregoriano per correggere un errore accumulato di circa 10 giorni nel calendario giuliano. Il nuovo calendario ha fatto una revisione dei criteri per determinare l'anno bisestile, stabilendo che gli anni secolari (ad eccezione dell'anno secolare divisibile per 400) non sarebbero stati bisestili.

Il calendario gregoriano è ancora in uso oggi ed è adottato dalla maggior parte dei paesi. Tuttavia, il calendario romano e il calendario giuliano lasciano ancora un'impronta nella nostra vita quotidiana, soprattutto nel nome dei mesi che derivano dai nomi originali romani.